domenica 13 marzo 2011


sukun 2006

L'inquietudine e gli inchini fan di me un orango


giovedì 10 marzo 2011

La forza dell'indignazione


sukun 2007

[in-di-gna-zió-ne]
s.f. (pl. -ni) Vivo risentimento che si prova per ciò che si ritiene indegno, riprovevole, ingiusto:

Stamattina, nell'hotel in cui sono per lavoro, in questa citta', ho visto una scena mostruosa. Un uomo, di una certa eta' che saliva in camera con una bambina, molto piccola di strada. Ho preso le misure necessarie. Esistono procedure per questo schifo e, per fortuna, io le conoscevo. Il caso e' trattato. Se mi venissero a cercare per farmela pagare, sinceramente non mi importa. E' una delle tante scene merdose a cui devo assistere e a cui non dovremmo, cosi' come il personale dell'hotel ed altri clienti, indifferenti.

Il fatto che i politici italiani abbiano svuotato di senso la parola indignazione (provate a googlare fini indignazione; berlusconi indignazione; buttiglione indignazione; casini indignazione ecc. per vedere quanto sono 'indignati' questi dignitari) non impoverisce la parola. Impoverisce chi la usa come volgare ritornello.

L'indignazione e' azione, se si e' conseguenti. L'indignazione e' quello che ci resta quando il coraggio manca. L'indignazione ci muove. L'indignazione puo' reclutare il coraggio che ci manca.

Io sono indignato. Io sono indignato perche' questo mondo fa schifo, e perche' facciamo schifo noi quando perdiamo questa indignazione. Quando ci abituiamo, quando tanto e' lo stesso. Io sono indignato e cosciente che l'epoca in cui viviamo e' fatta per anime pure con le palle, e per il resto rimane l'indignazione da google.

Io sono indignato perche' conosco il significato di questa parola e non la uso a caso.

Devi essere indignato anche tu. Dobbiamo esserlo tutti. Riprendiamoci questa parola e scaldiamola con l'azione.

mercoledì 2 marzo 2011

piove su di noi / le nostre catene
Litfiba, Louisiana

sukun (C)

Un pomeriggio di molti anni fa, forse solo pochi mesi. Un'ala di gabbiano strappata, sulle spiagge dell'Atlantico.

Poi un amico dal bicchiere sempre mezzo pieno mi disse che forse invece si trattava di un Angelo che avesse deposto le ali.

Da quel giorno non so piu' la verita' di questa foto.