venerdì 18 settembre 2009

Geneva mon amour

sei nell'anima/e li' ti lascio per sempre
Gianna Nannini, Sei nell'anima




Dal giappone di Mishima, Gundam e cessi ultratecnologici riscaldati con getto d'acqua incorporato, eccomi a Ginevra. Il Truman Show continua. Ginevra Ginevra Ginevra... hmmm, mi viene in mente solo il capolavoro di Luther Blisset "Q"


[... ] Ho lottato [...] al fianco di uomini che hanno creduto davvero di porre fine all'ingiustizia e all'empietà sulla terra. Eravamo migliaia, eravamo un esercito. La speranza si infranse nella piana di Frankenhausen, il quindici di maggio del 1525. Allora abbandonai un uomo al suo destino, alle armi dei lanzichenecchi. Portai con me la sua sacca piena di lettere, di nomi e speranze. Oltre al sospetto di essere stati traditi, venduti alle schiere dei principi come un gregge al mercato -. È ancora difficile pronunciare quel nome. - Quell'uomo era Thomas Müntzer. Non lo vedo, ma percepisco lo stupore che lo assale, forse l'incredulità di chi pensa di avere davanti uno spettro.
La sua voce è quasi un bisbiglio: - Davvero hai combattuto con Thomas Müntzer...?

- Luther Blissett, Q


Non ne saprei dire piu' e meglio di quanto si trova qui, e quindi vale solo come consiglio per gli acquisti, e comunque uno dei pochi libri degli ultimi anni (10 anni?) che valga la pena leggere davvero, e che vanno nello scaffale insieme a Molloy di Samuel Beckett, Le Voyage di Celine e Fame di Knut Hamsun. Sorprendentemente due collaborazionisti e Luther Blisset sullo stesso scaffale. Che casino.


Comunque, non c'e' da stupirsi: non ho ancora digerito il Giappone e gia' mi trovo qui a Ginevra, in partenza di nuovo. Ma la piadina, la fanno a Vilnius?



mercoledì 9 settembre 2009

Giappone, questo sconosciuto



mushi mushi. mushi mushi. mushi mushi
Tetsuo, l'uomo d'acciaio

Ecco, ora che sono qui, quello che ricordo con piu' piacere quando penso al Giappone e' Tetsuo l'uomo d'acciaio. Vincitore di molti premi di cinema, contiene solo 37 parole in tutto il film. Di cui una buona parte sono mushi mushi.

[...] La Passione di un uomo che si autocontamina col metallo senza alcuna metafora, ma inserendolo letterelamente sotto la pelle. E' una mutazione imposta, che ha la vividezza tragica e troppo netta di un sogno. Forse il sogno distorto di essere un atleta (immagini di corridori bruciano dopo il gesto dell'uomo), o più in generale un eroe, come Superman, un uomo d'acciaio-man of steel, in un'aspirazione confusamente tinta di feticismo estremo. [...] o ancora:

[...] Tetsuo è tutto nel semplice e osceno gesto autoscarnificante del metallo che viola la carne, rito di transizione con l'aspirazione alla trasfigurazione in una macchina morbida i cui gemiti e il cui piacere si consumano fra le scintille e la ruggine. Mentre un metallo oscenamente incuriosito e lascivo si affaccia nel mondo - prendendone semplicemente possesso - , Shinya Tsukamoto è li per noi a coglierne l'ascesa. [...]


Praticamente culto.

Resta da capire se e' peggio il film o il recensore (ricordate Nanni Moretti in Caro Diario che legge la recensione di Henry pioggia di sangue? Ecco...). Dico solo che a me il film e' piaciuto, molto. Anzi ha segnato la mia adolescenza.

Dal paese del Sol Levante (confermero' domattina), vostro affezionato Sukun-san